6 chef in cucina: sinergia fra enogastronomia e solidarietà

L’iniziativa “6 chef in una cucina”, svoltasi lo scorso 3 febbraio presso il Ristorante Il Laghetto di Castrocaro Terme, ha rappresentato la perfetta sintesi fra due qualità tipiche dei romagnoli: l’eccellenza enogastronomica e il grande cuore solidale. Il tutto è nato da un’intuizione di Massimo Nannetti, Silvia Fantini (titolari del Laghetto), Roberto Rambaldi e Cristina Babini (titolari del Caffè Novecento), che hanno sapientemente importato sul nostro territorio una manifestazione a cui avevano partecipato nel veronese qualche tempo fa, dove alcuni chef, amici della Risotteria dal Pape, avevano organizzato una serata a base di risotti.

Hanno così creato un team d’eccezione, unendo la propria professionalità in cucina con Franco Gamberini (Trattoria Montepaolo, Dovadola), Marco Cavallucci (Casa Spadoni, Faenza), Valerio De Luca (Convivio, Forlì) e Luca Bazzani (Risotteria dal Pape, Verona) e allestito un menù d’eccezione, le cui portate sono state preparate dai vari chef. A coronamento di questa iniziativa, fin da subito, è stata condivisa la finalità solidale dell’evento e anche la destinazione dei proventi che sono stati donati all’Istituto Comprensivo Val Montone e all’associazione Amici dell’Hospice, con una chiara volontà di sostenere la formazione e l’educazione dei bambini e, nello stesso tempo, l’accompagnamento delle persone ammalate, riconoscendo in entrambi i casi l’assoluto valore della dignità della vita umana.

“Per dare forma a questa idea – racconta Roberto Rambaldi – ci siamo da una parte divisi i compiti nella preparazione delle portate, dall’altra abbiamo coinvolto i nostri fornitori per avere a disposizione le materie prime a titolo gratuito e anche i nostri dipendenti che, in occasione della serata, hanno donato il loro tempo gratuitamente, vista la finalità dell’iniziativa”.

I frutti di questo impegno corale sono stati straordinari: hanno partecipato 120 persone, fra cui il sindaco di Castrocaro Terme Terra del Sole Marianna Tonellato, il direttore dell’Hospice e responsabile scientifico dell’ass. Amici dell’Hospice Marco Maltoni e il dirigente dell’Istituto Comprensivo Val Montone Davide Alpi, sono stati donati ben 7.000 euro equamente divisi fra i due organismi e soprattutto si è registrata una piena soddisfazione dei presenti che hanno apprezzato la raffinatezza dei piatti proposti.

Si è partiti con un antipasto di crema al scalogno con crumble alle noci e gelato al parmigiano (Valerio De Luca, Convivio), per poi passare ai primi con passatelli asciutti con fonduta di formaggio e tartufo nero (Massimo Nannetti, Laghetto) e risotto in punta di Coltello (Marco Bianchi e Luca Bazzano, Risotteria dal Pape). Marco Cavallucci (casa Spadoni) ha proposto la mora arrostita con caponata di verdure, crema di burrata e aglio nero, mentre Franco Gamberini (Trattoria Montepaolo) ha deliziato i presenti con una tagliata di scottona con polenta e ristretto di sangiovese. La cena si è conclusa con i dessert (crema di mascarpone con pere croccanti al vin brulè ristretto, crumble di mandorle, cremoso di squacquerone con fichi caramellati, spuma di melograno e gelato agli agrumi, mela al calvados grancaffè 900) preparati da Roberto Rambaldi (Caffè Novecento). Il tutto è stato accompagnato con vini d’eccezione offerti da diverse cantine (Fiorentini, Pennita, Bolè e Pertinello).

“Ringrazio di cuore gli organizzatori – ha affermato Marco Maltoni, responsabile scientifico dell’ass. Amici dell’Hospice – per la loro generosità che ci permetterà di continuare con entusiasmo le nostre attività, a fianco dell’AUSL Romagna, nell’assistenza sanitaria in Hospice e a domicilio delle persone ammalate di tumore e nella valorizzazione della dignità della vita anche in situazioni complesse e compromesse: le cure palliative si basano proprio su questi capisaldi e sulla consapevolezza che l’approccio medico, per produrre benessere nelle persone, deve sapere coniugare gli aspetti sanitari con quelli umani”.

“Il nostro evento – conclude Roberto Rambaldi – proprio per il successo che ha riscontrato non potrà essere considerato un episodio isolato, ma sarà certamente l’avvio di altre iniziative di collaborazione fra professionisti, con il valore aggiunto di finalità benefiche per il territorio. Ringrazio nell’occasione i partecipanti alla serata, il personale dei vari locali, i fornitori che hanno offerto alimenti e servizi e ovviamente Massimo Nannetti e Silvia fantini, che hanno messo a disposizione il proprio locale”.

Società Italiana Cure Palliative

Federazione Italiana Cure Palliative

Associazione Medicina e Persona

Club ‘L’inguaribile voglia di vivere’

Hospice Forlimpopoli

Hospice Dovadola

Opera Pia Zauli

IRST